Un seme piantato nel 1945

80 anni di scoutismo a Montemerlo

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La guerra è appena terminata. Il Parroco Don Massimiliano Dolzan vede che la gioventù è sbandata e confusa. Mi dà l’incarico di costituire assieme a Don Alessandro, il nostro cappellano, il Riparto Esploratori. Accettiamo e ci mettiamo all’opera non sapendo se riusciremo nell’impresa.

Da cosa è nato tutto

Dai diari del nostro Genaro emergono queste parole che ci danno uno spaccato della vita nel dopoguerra. In quel periodo, infatti, i giovani erano allo sbando e faticavano a trovare un lavoro.
Come biasimarli, visto il periodo appena terminato. Nel dopoguerra la Curia promuoveva la creazione di gruppi e luoghi di aggregazione per i giovani dell’epoca. Proprio per fare fronte a queste esigenze, a Montemerlo nasce il gruppo scout, voluto dal parroco don Massimiliano Dolzan, dal cappellano Don Alessandro e dal nostro Genaro.

La burocrazia per aprire il Montemerlo 1 non fu molta, un paio di firme ed il gruppo era formato. Anche allora, come ai nostri giorni, era presente una zona che comprendeva vari gruppi della provincia di Padova. La formazione dei capi Scout di allora non era certamente come quella di oggi: Genaro infatti si formò “per corrispondenza”, ricevendo materiale di studio con il quale a sua volta istruiva gli altri capi del gruppo.

Nasce così il gruppo scout del Montemerlo, all’epoca iscritto all’ASCI, l’associazione di riferimento per lo scoutismo maschile.

La benedizione della fiamma

L’inaugurazione e la benedizione della fiamma avvenne il 30 settembre 1945 nel cortile di casa Forzatè, cioè dal luogo stesso ove si dice che S. Antonio, ospite del Beato Giordano Forzatè, benedisse la città di Padova prima di morire.

Grande l’attesa per questo giorno, come intenso fu il lavoro di preparazione. Un sole splendido renderà magnifica la “Giornata della Gioventù”!

A partecipare quel giorno furono: le squadriglie, il parroco e l’assistente, le autorità del Comune e una buona parte della comunità di Montemerlo.
La mattina iniziò con la Santa Messa presso l’ex parrocchiale di Montemerlo – l’attuale biblioteca del paese – ma è nel pomeriggio che cominciò la vera cerimonia che si tenne all’aperto con ritrovo nel cortile di casa Forzatè.

La disposizione è la seguente: al centro un tavolo coperto col tricolore con sopra un crocifisso fra due candele, dietro questo si disporrà il Riparto. A sinistra un leggero rialzo per i discorsi di circostanza, a destra la banda musicale e di fronte il pubblico.

Le squadriglie arrivarono una dopo l’altra, di corsa per prendere posizione. Era presente la banda che aveva il compito di rallegrare la giornata e di accompagnare il gruppo fino al colle.
La fiamma del reparto e la bandiera nazionale, portate con orgoglio dai pionieri Zefferino Fabris e Lino Corrado, vennero posizionate dietro l’altarino. A fare da madrine ci furono la signorina Mariolina Gasperi Canal per la fiamma e la signorina Gina Dolzan per la bandiera nazionale.
Il parroco, assistito da alcuni esploratori, diede la benedizione ai vessilli per poi chiudere la cerimonia con l’inno degli esploratori.

 

I numeri all’inizio
Nei diari di Genaro sono riportati i numeri degli iscritti alla fondazione del gruppo nel lontano 1945:
Esploratori 18   |   Rover 14   |   Capi 4   |  Totale 36
Numeri ben distanti dagli oltre 200 iscritti di oggi, suddivisi nelle varie branche, comprendendo anche capi e Masci.

 

 

Un seme piantato 80 anni fa

Quel 30 settembre del 1945 è stato piantato un seme che negli anni è germogliato e ci ha accompagnato fino ad oggi.
Questo mese abbiamo festeggiato l’apertura dell’ottantesimo anno del nostro gruppo e ci sentiamo di dire che lo spirito scout è ancora vivo in noi. L’albero è cresciuto e continua a dare i suoi frutti.

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